Finzione o realtà? Anna Marras Interior Revival

Finzione o realtà?

Alcuni mesi fa sono stata dietro le quinte di un noto teatro ad assistere al montaggio della scenografia di un grande spettacolo teatrale e ho scoperto che tutto ciò che non si vede è un progetto enorme, vasto, immenso sotto quasi tutti i punti di vista, tranne uno: è effimero. A spettacolo concluso, svanisce.

 

Affascinata ed incuriosita ho iniziato a ragionare sul significato della scenografia e ho cercato direttamente sulla Treccani (una volta erano pesanti tomi di carta, ora è tutto a portata di mouse)

 

Cosa è una scenografia?

Secondo il dizionario più importante d’Italia, la scenografia può avere tre significati:

  • Arte e tecnica per creare le scene per una rappresentazione teatrale, cinematografica o televisiva
  • Insieme degli elementi dipinti che costituiscono una scena
  • Prospettiva di un’opera architettonica o di un edificio.

 

In tutti e tre emerge la caratteristica di proiezione e creazione di un ambiente affinché sia vissuto dai personaggi.

Queste definizioni, respirare e vivere la magia dietro al palco mi hanno portata a immaginare la tua casa come un palcoscenico, che viene progettato affinché nulla distolga lo sguardo dall’attore principale, cioè tu.

 

Cos’è il palcoscenico?

Sempre secondo Treccani, per palcoscenico si intende il “settore del teatro dove si rappresenta l’azione”, per me il cuore della tua abitazione. Perché scenografia e palcoscenico stanno in un interno. E io me ne occupo come un tutt’uno il cui scopo è e deve esser quello di rendere il tuo spazio seducente per te e per le persone con cui lo vuoi condividere.

Un interior designer si occupa di “qualità funzionale, estetica o tecnica degli spazi interni dell’architettura”. Si tratta di un ambito di grande rilevanza sociale, che risponde a interessi culturali ed economici molto estesi” (sempre fonte Treccani).

 

Io traduco per te e porto nei tuoi ambienti la qualità funzionale e estetica

 

Affrontare un progetto di ristrutturazione e|o di restyling d’interni è realizzare una scenografia a tutti gli effetti, paragonabile a quella di un teatro, la grande, grossa fondamentale differenza risiede nel suo essere permanente.

 

Perché ho scelto di parlare di scenografia di interni? Te lo svelo in 5 punti, dandoti il mio più profondo e vero significato:

  • lo Stile: perché ti identifica, sia come persona, sia socialmente
  • la Bellezza: ti appaga, perché ti rispecchia, riflette la bellezza che desideri
  • la Funzionalità: perché ti facilita, ti accorcia la strada
  • il Colore: perché ti riscalda, porta allegria e luce, oppure se preferisci smorza i toni (questo dipende da rapporto che hai tu con il colore, che io devo saper cogliere e interpretare)
  • l’Armonia: perché ti accoglie, è il tuo nido, lo spazio che hai scelto.

 

Questi 5 punti, se non tutti la maggior parte, sono quelli che mi guidano e sono anche gli strumenti per guidare e supportare i miei clienti nelle loro scelte. C’è un dettaglio importante che mi piace sottolineare dell’attività di progettazione: non è un lavoro per solisti, non è un monologo.

 

In un progetto tutti hanno un ruolo da interpretare, tutti sono responsabili delle proprie decisioni e scelte

 

Il professionista così come il committente. Il primo ha il dovere di accompagnare il secondo nelle scelte (cambiamenti), il secondo ha il compito (e il piacere) di fidarsi e lasciarsi guidare.

 

Si lavora insieme per dare spettacolo, a casa tua, sul tuo palcoscenico e tu sei il protagonista. Alle paure rispondo (quasi) sempre:

“don’t be afraid to fail, be afraid not to try”

 

La funzionalità non deve essere penalizzata dall’eccesso di bellezza, così come quest’ultima non deve mancare a fronte di un’eccessiva funzionalità e di forzato minimalismo: non ci sarebbe armonia. Stile e colore sono parenti stretti l’uno condiziona l’altro, in mancanza di uno dei due non emergerebbe la tua identità.

Se sul palcoscenico del teatro vanno in scena gli atti dello spettacolo, su quello di casa tua casa si susseguono scene di vita quotidiana.

In entrambi i casi gli ambienti sono caratterizzati da un’attività prevalente e una o più funzioni accessorie o complementari.

Ad ogni attività corrisponde un arredo, un oggetto.

 

Identificare le attività principali e secondarie è fondamentale nel progetto, per creare una regia che le accordi tutte.

L’ambientazione del palcoscenico di teatro è progettata per rispondere alle esigenze di copione e degli attori che calcano la scena, mentre un’ambientazione domestica o lavorativa è concepita nel rispetto delle esigenze di funzionalità e di estetica di chi ci vive quotidianamente.

 

Cosa posso fare io per te?

Portare in scena nuovi ambienti, atti della tua quotidianità rinnovata. Puoi scegliere la consulenza su misura per te qui: servizi Interior Revival

 

La scenografia che posso creare per te, avrà tutta la bellezza dell’effimero e tutta la solidità della durata. Con la mia pennellata di colore.

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